Qui Ariel
27 NOVEMBRE 2019 ore 11,30 lt 13,30 UTC 14,30 Italia
Posizione 15° 35′ NORD 041° 40′ OVEST
VENTO DA EST NORD EST 17-20 NODI, REGIME DI ALISEO, cielo sereno con le classiche nuvole bianche cotonose piccole tipiche della zona dei trade winds
Ariel con Gennaker mure a dritta e genoa tangonato sempre mure a dritta, (Il potere del tangone) rotta dai 283 ai 290 perchè sta virando lievemente ad est, in ortodromia diretta per S. Lucia, che dista ora 1119 miglia. MIglia percorse da Mindelo: 970
META’ ATLANTICO LASCIATO A POPPA
Non l’abbiamo scelto noi, ma è come se navigassimo in una bolla di vento costante, che si è indebolito solo due giorni fa, per scendere a 10-12 nodi, tanto che per non perdere troppa velocità abbiamo messo a riva Nello, lo SPi rosso e bianco di 200 mq.; ma poi il vento è tornato, stranamente, perchè i modelli grib lo danno in calo vertiginoso, altre barche che sentiamo al collegamento SSB ogni mattina sia più nord, più a ovest o più a sud, o addirittura molto indietro, ovvero verso Est, hanno venti molto più leggeri del nostro. E’ il vento il nostro vero motore, e teniamo a riva il gennaker, la Jenny, anche se al suo limite (20 nodi) perchè non tanto la velocità, praticamente simile con vele bianche, (facciamo 0,5 nodi in più) rispetto a randa e genoa, però dispone Ariel come su un binario, non si balla affatto, e riese a mantenere una rotta molto stabile. La vita a bordo pertanto assume connotati di comfort assoluto. Poi un altro vantaggio che nei buchi di vento, quando scende a 13-14 non perdiamo velocità, e la prua si mantiene alta e potente. Rischiamo un pò nelle raffiche a 22 nodi, nel senso che ha molta pressione, e soffre un pò,ma il gioco vale perchè nei rinforzi in planata sull’onda maestosa arriviamo facilmente a 10 nodi. Questo il motivo sostanziale del nostro vantaggio sui competitors e posso dire che tutto l’equipaggio comincia ad entrare in regata. Intravediamo la possibilità di arrivare primi per davvero. In questi casi però mai dormire sugli allori e fare correre Ariel, sempre, sfruttando ogni minima variazione del vento. Lo studio dei grib e delle sinottiche (con il nuovo upgrade al sistema di ricezione radio ssb con WInlink, ottenuto con la patente GMDSS e da Radioamatore) mi permette di scaricare oltre ai grib con le frecce del vento, anche le sinottiche della zona in cui siamo, fondamentale per farci la nostra meteorotta, che poi confrontiamo con il router a casa e con le previsioni del comitato di regata. Il nostro router ci dice di scendere a sud, sotto il 14° parallelo, ma il catmarano ZAn che è da quelle parti, stamani ha segnalato 12 nodi di reale. Quindi dato che l’ultima parola spetta a noi che siamo qui, e non davanti ad uno schermo di una scrivania, abbiamo deciso stamani di non strambare, di seguire dritto per dritto l’ortodromica per Santa Lucia, poi domani è un altro giorno.
Quest’anno su Ariel abbiamo operato cambiamenti sostanziali per garantire maggiore sicurezza e comfort a bordo, con un occhio anche alla ecosostenibilità. Il dissalatore, ad esempio, è stato dotato di lampada UV per sterilizzare l’acqua prodotta, che è stata fatta esaminare e risulta pura, non troppo acida, ed oligominerale, quindi senza bisogno di aggiungere basificanti o altri minerali. Questo ha comportato il fatto che non imbarchiamo più quintali di bottiglie pet da eliminare poi all’arrivo, ma abbiamo scelto bottiglie di una azienda spagnola, la Solan de cabras, rigide, riutilizzabili, dalla altezza giusta per il nostro frigo e dal tappo a vite robusto ed affidabile per migliaia di riutilizzi. Ne abbiamo ovviamente una scorta in sentina pari al fabbisogno in caso di rottura del dissalatore, ma di fatto usiamo sempre 12 bottiglie, dato che dissaliamo a giorni alterni 200 litri.
Un’altra chicca che ha determinato la svolta, è la macchina del pane, pertanto non abbiamo imbarcato le solite confezioni di panbauletto, od altri prodotti da forno, ma solo farina di vario tipo e genere in modo da permetterci una panificazione q giorni alterni o quotidiana se necessario, sfornando dall’integrale modificato ai cereali, al pane bianco tipo baguette, fino a quello dolce con le uvette per la colazione del mattino.
La terza grande novità è il frigorifero per il fresco, ideato dal sottoscritto e realizzato dagli amici di Blue Refitting e da Antonio Matarrazzo di Punta Ala; una scelta vincente.Riusciamo ad avere ancora oggi, a 7 giorni dalla partenza, l’insalata, zucchine, le carote ed i pomodori come appena presi dall’ortolano. Anche le banane, che se lascite all’aperto maturano tutte insieme, tenendole a 10° ( questa la temperatura del fresco) , maturano quando vuoi tu. Quindi quest’anno grande passo avanti nella gestione della cambusa e della relativa spazzatura: un sacchetto pressato ogni 3 gg. mentre l’alluminio delle lattine viene stivato in gavone a parte e verrà sbarcato per il riutilizzo.
Allo stesso modo di come abbiamo cura della cambusa e del pianeta, abbiamo cura di correre veloci e di navigare in sicurezza, pertanto Ariel ha il suo nuovo Spinnaker, simmetrico, classico, molto aperto in alto, a cogliere un vento pulito senza turbolenze, e con 10 nodi di reale, ci faceva correre a 7 nodi, per salire a 11 nodi nei rinforzi a 20 nodi, oltre però il suo limite. Per la sicurezza abbiamo una grab bag dedicata alla comunicazione con secondo Epirb personale (PLB1), un satellitare di rispetto carico, un VHF GMDSS con batteria al Litio dedicato solo alla zattera, ed un AIS-SART (search and rescue transmitter), un particolare device che una volta acceso permette a chi ti sta cercando su una zattera (che non è facile a vedersi in mezzo all’oceano da un mercantile che ti viene a prendere) di vederlo come un suo pari, ovvero ingigantito e con posizione al metro. Durante il Check sicurezza dell’ARC alla partenza da Las Palmas abbiamo ricevuto i complimenti per la completezza e soprattutto per i sistemi anti incendio, che hanno in Ariel 3 sistemi che non si escludono ma si completano: estintori automatici ad azoto, estintore armato pronto all’uso a CO2, che lavora sparando una “fiamma fredda a – 270°” ed i classici estintori a polvere, dotazione obbligatoria e ritenuta sufficiente dalle autorità marittime, ma non per me, dato che un eventuale utilizzo di un estintore a polvere distruggerebbe sì le fiamme, ma tutto ciò che investe. QUindi ultima ratio, non unica. Questa filosofia è stata molto apprezzata dai giudici, prese foto e richiederanno probabilmente un aggiornamento alle flotte nelle edizioni future. Safety first.
Non parliamo poi delle comunicazioni: perfezionata la radio SSB, ora che sono radio amatore posso usarla a piacimento, ed abbiamo contatti in fonia ogni giorno con CAMillo dello Swan 44 e con la flotta dell’ARC, mentre l’invio di mail si avvale di due linee di posta quella classica storica nostra con sail mail ed ora la nuova con winlink, praticamente libera, gratuita e soprattutto finalizzata alla possibilità come dicevo, di scaricare allegati leggeri (sinottiche meteo, carta dei cicloni e degli uragani ecc). INcrementato il parco satellitare, con due Iridium di cui uno di rispetto ed un nuovo INmarsat Fleet ONe, con sua antenna dedicata per fonia e dati; il telefono inmarsat è fisso, sempre acceso per ogni evenienza da chi ci segue a casa,e permette attraverso una rete WI FI private, ovvero solo del comandante, di inviare o scaricare foto o di navigare in internet qualora ci fossero le esigenze, sempre per sicurezza, o per motivi d’urgenza. L’unico limite i costi, sebbene limitati dal 2019 da INmarsat, sono passati da proibitivi a molto alti. Però vedo che con adeguati filtri, non lasciando fare a lui (il computer) ma gestendolo “a mano”, la comunicazione ha costi adeguati. INfatti abbiamo promesso all’amico giornalista Beppe Minnello, che è sbarcato con le gambe, ma ha lasciato qui il cuore, di inviargli alcune foto da pubblicare sulla Stampa on line; ci ha chimato sull’inmarsat fisso stamani, preoccupato perchè non aveva notizie ( i giornalisti sono un pò così, per prefessione sempre a caccia della ultima novità o immagine), in realtà chiedeva il contatto con Matilde, nostra figlia, che tiene le fila delle nostre avventure con il sito e con Beppe.
Quindi oggi abbiamo dedicato una ora buona della mattina al fitness, aprendo la palestra sul castello di poppa, e con elastici e corpolibero abbiamo prodotto una serie di foto che manderemo per il sito e per il giornale.
oh, si sta alzando un profumo di pane fresco che è un piacere! 6 minuti e la pagnotta sarà in tavola; oggi insalata mista come ogni pasto di mezzodì…. tutto bene, anche se manca la mano ed il cuore della nostra Ceci, quindi in questa traversata, per dare un senso al gourmet diciamo normale, ci affidiamo anche alle parole del medico giapponese Yoshinori Nagumo “IL MAGICO POTERE DEL DIGIUNO”, la cui lettura peraltro consiglio a prescindere dall’oceano!
A domani con interessanti novità sulla gestione del ritmo sonno-veglia
Paolo e team di Ariel