Oceano Pacifico
Giovedì 13 marzo 2020
posizione 07°08′ SUD 114°14′ OVEST
Miglia percorse dalle Galapagos 1492 mancanti a Hiva Oa 1464
Superata oggi la metà percorso, festeggiata dall’incontro inaspettato, quanto gradito con una famiglia di capodogli, figlio che saltava davanti e genitori a sorvegliare le bizzarrie del piccolo mammifero (si fa per dire, dato che era enorme) Li abbiamo seguiti con lo sguardo e con le macchine fotografiche mentre sfilavano alla nostra sinistra, sbuffando e sinuosamente avanzando. Al contatto radio i nostri avversari di Influencer avevano avvistato balene ieri, quindi qua in mezzo è probabile che sia fatto normale. Oggi anche due uccelli,i primi in questo mare; oceano che vai abitanti che trovi, diversi in ogni parte del pianeta. Gli uccelli sono presenti in quantità enormi in avvicinamento alle Galapagos e ti accompagnano quando parti, simpaticamente e costantemente, per poi perdersi a poppa, con qualche volteggio di saluto. Stranamente oggi ne sono comparsi due, ma non si sono fermati e nemmeno hanno accennato ad un saluto. Il Pacifico è davvero immenso, quando arriveremo alle Marchesi saremo a metà della sua estensione geografica, e si aprirà davvero la scoperta di un mondo a noi totalmente sconosciuto, sia geografico, ma soprattutto sul piano antropologico. E’ noto che prima che i colonizzatori arrivassero in questi mari, queste isole erano popolate da più di centomila persone, scese a circa 18000 ai giorni nostri, decimate nei secoli dalle malattie infettive introdotte dagli europei. Erano un popolo aggressivo, praticavano il cannibalismo, verso i loro nemici e verso personaggi che sacrificavano agli spiriti. L’uomo sacrificato era il “maiale lungo” che come molte vignette del passato riportano, venivano fatti arrostonè più nè meno che come il porceddu. L’ultimo atto di cannibalismo risale al 1860. L’avvento degli invasori spagnoli, inglesi e francesi portò ad una evoluzione comportamentale, ed oggi sonon riconosciute come le popolazioni più ospitali e gentili del pianeta. Andiamo a scoprirlo. L’atterraggio avverrà ad Hiva Oa, delle Marchesi, picchi vulcanici rigogliosi per la umidità costante e per le piogge frequenti, oltre alla fertilità dei terreni. Esiti di eruzioni violentissime che non si arrestavano per cui la lava cntinuava ad accumularsi creando vere montagne; i libri parlano di lava basica, che raffreddandosi a contatto con lacqua del mare si consilidava molto più che la lava acida, che invece si sgretolava al raffreddamento, provocando invece crateri e lagune.
Ora sono le ore 19 local time, e la situazione a bordo esige l’intervento del comandante, pertanto sospendo la pagina di oggi per riprenderla nella notte.
a presto da Ariel